Benvenuto in Aitf Caserta
Intervento di Franco Martino al convegno sull'HCV PDF Stampa E-mail
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Mercoledì 08 Aprile 2015 21:12

CONVEGNO SULL’HCV PRESSO IL SENATO

ROMA, 04 marzo 2015

Relatore: Dott. Franco MARTINO

 

Buon pomeriggio. Mi presento: sono Franco Martino, dell’Esecutivo Nazionale dell’AITF (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato).

Desidero subito ringraziare il Senatore D’Anna e il CLEO, attraverso l’amico Dott. Vincenzo Messina, per avermi voluto invitare a questo importante convegno durante il quale, come ho avuto modo di ascoltare, si è alternato il fior fiore degli Infettivologi/epatologi operanti nel nostro paese. Porto il saluto del mio Presidente nazionale, Marco Borgogno, impegnato in altra concomitante iniziativa già precedentemente programmata, ma vi assicuro, anch’egli in considerevole attesa di conoscere le risultanze di questo significativo simposio. Assistere ad un evento così interessante per un rappresentante dei trapiantati/trapiantandi di fegato, quale io sono, costituisce un’esperienza che oserei definire nello stesso tempo: edificante e costruttiva. Sia per l’arricchimento nozionistico che posso trarre dalle tematiche trattate (pur non essendo un medico), sia per l’opportunità che mi viene offerta nel far ascoltare ad una platea così qualificata, anche la voce di coloro a cui indirizzate la vostra attività e la vostra esperienza. So bene di avere a disposizione soltanto pochi minuti per il mio intervento e questo, purtroppo, non mi consente di placare la mia “brama” di riferire qui, a questo alto consesso, tutte quelle cose che dovrei dire, in nome e per conto dei trapiantati/trapiantandi epatici, ma più in generale di tutti i pazienti epatopatici; soprattutto in merito al tema specifico trattato oggi, sul quale dopo mi soffermerò più dettagliatamente. Voglio tuttavia rassicurarvi, che anche in considerazione del fatto che il mio intervento viene a cadere subito prima delle attesissime conclusioni finali del Senatore D’Anna, mi atterrò scrupolosamente ai tempi stabiliti.

C’è da dire che, all’indomani della clamorosa scoperta del sofosbuvir, tutti noi avevamo tirato un sospiro di sollievo. Il miracolo tanto atteso era finalmente accaduto! Ma, evidentemente, dietro ad una importante scoperta vi è sempre la cupidigia dell’essere umano che non conosce mai fine. Tutti, in verità, ci eravamo chiesti come mai questo prodotto potesse costare tanto; ed avevamo ragione nel porci tale domanda, poiché insieme a noi se l’era posta anche la Commissione Finanze del Senato americano (ho detto senato americano e non, purtroppo, quello italiano che ci sta ospitando!) e, guarda caso, stando a quanto emerso da un successivo studio effettuato dalla OREGON HEALT AND SCIENCE UNIVERSITY, (commissionatogli dalla AMERICAN ASSOCIATION FOR THE STUDY OF LIVER DISCASE SOCIETY OF AMERICA), si è scoperto che ben 18 dei 27 membri della commissione che ha redatto le linee guida per l’utilizzo del medicinale, hanno una relazione finanziaria con la GILEAD (produttrice del Sofosbuvir). Cos’altro si può aggiungere? Ancora una volta siamo in presenza di una enorme speculazione fatta sulla pelle di chi soffre! Ma veniamo al tema specifico del convegno. Leggo: SONO IPOTIZZABILI NUOVE STRATEGIE UTILIZZANDO UN DIFFERENTE MODELLO ASSISTENZIALE? Bene, a questo punto, nel condividere completamente alcune tesi già egregiamente esposte sulla necessità di individuare misure di equità per l’accesso alle cure puntando sul registro unico nazionale, sintetizzando al massimo, potrei  concludere il mio intervento scambiando quel punto interrogativo che è posto alla fine del quesito in discussione con un bel punto esclamativo… Si! A nostro avviso può e deve essere utilizzato un differente modello assistenziale. Vedete, noi trapiantati siamo perfettamente consapevoli di aver usufruito delle migliori risorse del SSN, e di questo saremo eternamente grati; ma nello stesso tempo ci chiediamo: se da un lato al cittadino va garantito l'accesso al luogo di cura, anche se lontano, magari perché semplicemente lo preferisca, oppure perché vi sia costretto per inadeguatezze locali, da un altro lato, una cosa è andare da Napoli a Torino per fare un complesso atto di trapianto, ben altra cosa è l’essere costretti ad andare una volta al mese da Napoli a Torino per una terapia molto semplice che gli specialisti locali possono tranquillamente gestire. Questo è ciò a cui stiamo assistendo per moltissimi trapiantati della Campania e del Sud Italia. Questo è ciò che continueremo a vedere in ambito trapiantologico e che corriamo il rischio sia frequente anche nella popolazione generale di epatitici “C”. E non si capisce ancora bene se una "prescrizione" di cura proveniente da un'altra Regione "eroderà" il già  limitato numero di terapie per ora autorizzato ad ogni centro prescrittore! Ebbene, Professor Mennini, sono veramente onorato di aver potuto conoscere una personalità dell’economia di così alto valore, peraltro molto vicina al Ministro, quale lei è; ma ascoltando attentamente il suo intervento, non posso fare a meno di dirle che siamo anche molto preoccupati… perché apprendiamo che ad oltre due mesi dalla registrazione del farmaco, è lo stesso ministero a lanciare l’allarme: sono molto pochi i pazienti trattati in tutta Italia, e vi sono regioni che non hanno individuato ancora i centri dove è possibile farsi curare; si apre un tavolo permanente con alcune associazioni; si assiste continuamente al pronunciamento di “buone intenzioni” da parte del Ministro… Insomma, un gran lavorio… Ma tutti riteniamo che sia solo fumo negli occhi, dal momento che i 500 milioni straordinari previsti per il 2015 dalla legge di stabilità non sono ancora stati erogati, e i governatori dovrebbero anticipare soldi che non hanno. Il vero problema è che, comunque la si voglia raccontare, limitazioni ed equità non vanno assolutamente d'accordo!

Altro motivo di iniquità a nostro avviso è rappresentato dal limitato numero dei Centri Prescrittori: costoro avranno un quantitativo di richieste elevatissimo e non affrontabile con le esigue risorse rimaste in campo per il blocco del turn over! Senza contare poi, l’eccessiva burocrazia posta in essere dalle regioni che, nei fatti, finisce col raddoppiare la procedura AIFA.

Altro aspetto che assolutamente non ci vede d’accordo è il seguente: non è concepibile creare delle differenzazioni tra ammalati bisognosi di cure, distinguendoli fra quelli “gravi” e quelli “meno gravi”, così come sostenuto molto salomonicamente. Quale sarebbe l’obiettivo, poi? Quello di fare diventare gravi coloro che prima erano meno gravi e poi curarli? PAZZESCO!

Il diritto alla salute è un diritto fondamentale costituzionalmente garantito! (Art. 32) E se per fare rispettare questo sacrosanto diritto, è necessario modificare il Titolo 5° della Costituzione, bene! Allora si proceda a farlo al più presto! E visto che ci troviamo nel “tempio dei rappresentanti del popolo”, è anche di questo che si deve occupare la politica. O no? A tale proposito voglio molto chiaramente qui dire che se non dovesse esserci una schiarita in tempi brevi, l’AITF valuterà la possibilità di impegnare le proprie delegazioni sul territorio a raccogliere le adesioni per una Class Action determinata a chiedere ai Tribunali della Repubblica un provvedimento che obblighi ministero della Salute e Gilead ad erogare immediatamente il farmaco. Con tutti i problemi  consequenziali che  ciò comporterebbe! Ma, come si suol dire: “a mali estremi, estremi rimedi!”.

Concludo dicendo che, proposte come quella che oggi proviene dagli Inffettivologi/epatologi ospedalieri, così ben esposta dal Dott. Messina, sono pienamente condivisibili ed auspicabili dalla Associazione che rappresento.

Vi ringrazio per la cortese attenzione.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 08 Aprile 2015 21:30
 
Brochure Convegno HCV al Senato PDF Stampa E-mail
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Giovedì 26 Marzo 2015 19:24

Per opportuna conoscenza, si pubblica la brochure contenente il programma dei lavori svoltisi durante l'importante convegno nazionale sull'epatite C presso il Senato, unitamente alle slide sintetizzanti la lunga relazione tenuta dal Dott. Franco Martino nelle vesti di delegato nazionale AITF.

Ultimo aggiornamento Giovedì 26 Marzo 2015 20:01
 
Comunicato alla cittadinanza PDF Stampa E-mail
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Sabato 21 Febbraio 2015 16:09

Ultimo aggiornamento Sabato 21 Febbraio 2015 16:13
 
Il 2015 comincia bene! PDF Stampa E-mail
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Giovedì 15 Gennaio 2015 21:51
COMUNICATO
"Il 2015 comincia bene: un nobile gesto di carità cristiana"

Nella giornata di mercoledì 14 gennaio 2014, presso la sede dell'A.I.T.F. Provinciale di Caserta, situata all'interno della locale Azienda Ospedaliera, c'è stata la visita di Don Antonello GIANNOTTI, Direttore della Caritas Diocesana di Caserta.

L'evento di che trattasi, già programmato da diverso tempo, ha potuto avere luogo soltanto ieri a causa dei molteplici impegni che caratterizzano la dinamica attività  svolta dall'illustre prelato. Tale visita, peraltro, si inquadra in una serie di iniziative organizzate dall'AITF casertana finalizzate a far conoscere ai rappresentanti di grandi comunità, per meglio diffondere, il messaggio di sensibilizzazione della cittadinanza alla donazione degli organi, nonché quanto realmente i trapiantati di fegato possono offrire, attraverso la loro opera assistenziale, a favore di chi è preda della sofferenza.
Il gradito ospite è stato accolto dal Presidente, Dott. Franco Martino, il quale, in una cordiale e simpatica chiacchierata, gli ha illustrato le finalità statutarie del Sodalizio e le varie attività svolte dai volontari che lo compongono.
L'incontro è stato integrato con una brevissima visita ai locali del Satte, nel corso della quale Don Antonello ha candidamente confessato di ignorare tutto quanto viene prodotto dalla nostra Associazione, e quale servizio di eccellenza è in grado di produrre la stessa nostra Azienda Ospedaliera nel trattare, con altissima professionalità, l'insieme delle complesse malattie epatiche.
Tutto questo, ha aggiunto il Prelato, assume un ulteriore ed importante significato, soprattutto in un territorio come quello nostro ove è notorio che le patologie epatiche si diffondono quotidianamente con velocità impressionante. Infine, mostrandosi felicemente sbalordito da quanto appreso e appena constatato, ha pronunciato parole di compiacimento e vivo apprezzamento  per la preziosa opera prestata a favore degli assistiti.
A conclusione della visita il Presidente Martino, a nome del Sodalizio, gli ha consegnato un robusto cesto natalizio colmo di succulente ed appetitose vivande quale sincero omaggio dei trapiantati di fegato ai poveri casertani e l'ultimo numero della rivista nazionale accompagnato dal noto sacchetto profumato contenente il piccolo calendario 2015,
F.to: Maria Falcone addetta alla segreteria
.
Il Presidente Martino con Don Antonello Giannotti.
Ultimo aggiornamento Giovedì 15 Gennaio 2015 21:58
 
Comunicato per incontro conviviale di fine anno 2014 PDF Stampa E-mail
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Lunedì 15 Dicembre 2014 17:48

COMUNICATO STAMPA

NATALE 2014: UN REGALO PER OLTRE 450 TRAPIANTATI /TRAPIANTANDI DI FEGATO

Grazie alla tenacia dell’AITF e alla sensibilità di alcuni suoi amici… giustizia è fatta!!!

Nella giornata di sabato 13 dicembre, presso il complesso “La Tenuta del Barone” nel comune di San Marcellino, si è svolto il consueto incontro conviviale indetto dall’AITF Provinciale di Caserta per gli auguri natalizi. All’annuale manifestazione hanno partecipato oltre un centinaio di soci accompagnati dai loro familiari. L’evento ha visto anche la presenza dei medici di riferimento, capitanati dal Dott. Guido Piai responsabile del SATTE, di importanti Direttori Dipartimentali dell’Azienda Ospedaliera casertana e di eminenti personalità della Regione Campania quali i Consiglieri Regionali, Gennaro Oliviero e Nicola Marrazzo, questi ultimi in particolare da sempre molto vicini alla condizione dei trapiantati e del diritto alla salute dei cittadini, attraverso numerose iniziative promosse e impegni concreti assunti. Il pranzo è stato preceduto dal convegno intitolato: "AITF, UNA SOLIDARIETA’ SENZA CONFINI", introdotto dal Presidente dott. Franco Martino che ha relazionato in merito alle problematiche inerenti la qualità dell’assistenza prestata ai trapiantati/trapiantandi di fegato e a tutti coloro che sono affetti da malattie epatiche all’interno della più grande Azienda Ospedaliera della provincia di Caserta. Argomenti, questi, che in un martoriato territorio, ove si manifestano sempre più frequenti simili patologie, interessano una cittadinanza che diventa di anno in anno più numerosa e che segue con grande interesse le attività poste in essere dall'AITF. Alla simpatica manifestazione sono pervenuti i graditissimi saluti augurali del Presidente Nazionale del Sodalizio, Dott. Marco Borgogno, del Direttore Generale Avv. Luigi Muto, e degli altri due componenti della Direzione strategica dell’AORN casertana Dottori Giuseppe Matarazzo e Roberta Sivo.La giornata odierna, - ha dichiarato il Presidente Martino - sarà ricordata negli annali dell’AITF casertana come una giornata storica! Dopo anni di lotte e battaglie indicibili, che hanno messo a dura prova la resistenza e la stessa sopravvivenza dei trapiantati/trapiantandi di fegato di terra di lavoro, ho il piacere e la grande soddisfazione di parteciparvi quanto mi è stato appena confermato dal Consigliere Regionale, Gennaro Oliviero: Ora non ci sono più dubbi! Il nostro SATTE uscirà dalla «clandestinità» cui è stato relegato in tutto questo tempo, ed entrerà a pieno titolo a far parte della programmazione del Servizio Sanitario Regionale! Questo significa aver ottenuto quell’anelato riconoscimento al prestigioso lavoro fatto dai nostri medici che  ci era stato sempre negato! Questo significa che i trapiantati/trapiantandi epatici della provincia di Caserta non saranno più considerati pazienti di serie B! Questo significa che non si potrà più verificare che per poter mantenere un’assistenza dignitosa per tutti, siamo stati costretti ad autotassarci per pagare lo stipendio dei due medici contrattisti il cui contratto era scaduto! Questo significa che ci siamo finalmente liberati da quella «spada di Damocle» che in tutti questi anni è rimasta appesa, minacciosamente, sulle nostre teste! Questo significa che è finito il tempo delle amarezze e delle umiliazioni che per tanto, troppo tempo, siamo stati costretti a subire! Questo significa che non c’è più bisogno di fare defatiganti viaggi presso la regione, a bussare a tutte le porte, per perorare una causa che appariva sempre più irraggiungibile! Questo significa, infine, che solo una grande Associazione come l’AITF poteva conseguire quest’altro importantissimo risultato a tutela della salute e della stessa dignità dei propri rappresentati !”. A queste parole si è scatenato un entusiasmo irrefrenabile fra i presenti. Applausi infiniti mescolatisi ad urla e lacrime di gioia che hanno fatto temere anche la frantumazione dei grandi lampadari che illuminano la sala. Un vero boato liberatorio fuoriuscito anche all’esterno, tanto possente che ha attratto curiosamente l’attenzione di tutte le persone presenti nelle altre sale del complesso. Tutti, ma proprio tutti, si sono liberati di quegli istinti repressi che in questi anni avevano forzosamente tenuto dentro, perché di fatto consapevoli di essere relegati in una condizione di inferiorità rispetto ai trapiantati assistiti in altri centri del paese. Sono seguite toccanti ed infinite testimonianze di affetto e gratitudine nei confronti del Presidente Martino e degli illustri ospiti che hanno contribuito al raggiungimento del sospirato obiettivo.

La manifestazione è stata allietata dal piano bar del Maestro Tony Iazzetta ed è proseguita sino a tarda sera con la consegna di alcune targhe di riconoscimento alle personalità intervenute e delle immancabili ed appropriate stelle di Natale offerte a tutte le signore presenti in sala.

Caserta,14 dicembre 2014.

F.to M.F. – addetta ufficio stampa AITF

Ultimo aggiornamento Lunedì 22 Dicembre 2014 13:36
 
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