Risoluzione OMS, svolta storica.
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Roma, 1 giugno 2010 - L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto per la prima volta l'epatite virale come un problema sanitario di impatto globale e ha approvato la prima risoluzione sull'epatite, per guidare lo sviluppo di un forte sistema di collaborazione tra gli Stati nella lotta a questa priorità sanitaria.

 La decisione è stata annunciata dalla World Hepatitis Alliance in occasione della 63° Assemblea degli Stati Membri, che si è svolta nei giorni scorsi a Ginevra, in concomitanza con la celebrazione in tutto il mondo della Giornata Mondiale dell'Epatite (19 maggio 2010). Un appuntamento che ha coinvolto numerosi gruppi di pazienti e volontari, scesi in campo per promuovere informazione e sensibilizzazione sulla malattia. È una svolta storica, destinata a cambiare il destino della lotta all'epatite commenta Ivan Gardini, Presidente di EpaC Onlus, la principale associazione di riferimento in Italia per le persone colpite da epatite. Questa risoluzione rappresenta il riconoscimento degli sforzi continui e delle innumerevoli attività svolte dai gruppi di pazienti e dai volontari in tutto il mondo. È un momento memorabile, che dà inizio a una nuova era nella lotta all'epatite virale. Applaudiamo la decisione dell'OMS e siamo pronti in Italia a collaborare con il Governo e le Istituzioni per mettere in atto sforzi congiunti e azioni condivise. La risoluzione riconosce il bisogno di indirizzare e uniformare gli sforzi collettivi per migliorare la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e in generale il livello di informazione sulla malattia. Nel mondo 500 milioni di persone, circa 1 persona su 12, sono venute a contatto con i virus dell'epatite B o C, un numero di pazienti 10 volte superiore rispetto a quelli affetti dal virus HIV (AIDS). In Italia muoiono ogni anno più di 20.000 pazienti per malattie croniche di fegato: sono 57 al giorno, più di 2 ogni ora. L'epatite C è attualmente la causa principale di queste serie complicanze tra cui cirrosi, tumori del fegato e necessità di trapianto del fegato. Eppure le epatiti virali non avevano finora ricevuto il livello necessario di attenzione e impegno.
La risoluzione dell'OMS segna un importante cambiamento, che siamo pronti a sostenere continua Ivan Gardini - In qualità di Associazione italiana di pazienti epatopatici, ma chiediamo che le epatiti le loro complicanze siano riconosciute come problema di salute pubblica e che siano inserite con urgenza nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 e nei programmi del CCM, anche con finalità di prevenzione oncologica, in quanto agenti infettivi oncogeni.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce il bisogno di mettere in atto un'azione globale e coordinata per contrastare l'epatite virale attraverso
risorse dedicate e condivise. Inoltre, con questa decisione, si impegna a sostenere la Giornata Mondiale dell'Epatite, come momento chiave in cui concentrare gli sforzi nazionali e internazionali di sensibilizzazione sulla malattia.
L'OMS ha invitato gli Stati Membri a introdurre nei loro piani nazionali politiche, strategie e strumenti per definire e attivare azioni rivolte alla prevenzione, alla diagnosi e all?assistenza alle persone affette da epatite virale e si impegna a stabilire, in coordinazione con gli stati membri, le linee guida necessarie al monitoraggio e alla prevenzione dell?epatite attraverso la definizione di strategie e scadenze puntuali e condivise.

Rapporto e risoluzione OMS 2010