COMUNICATO SULL'INDENNIZZO DA TRASFUSIONE INFETTA
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Domenica 06 Dicembre 2015 09:54

Nell’ultimo anno sono sempre  più numerose le persone  che,  accortesi di avere contratto la epatite “C” a causa di precedenti  trasfusioni  da sangue infetto, si rivolgono alla nostra Associazione per chiedere aiuto e per essere indirizzate nei meandri della burocrazia per poter ottenere il giusto indennizzo da parte dello Stato. (materia disciplinata dalla Legge N°210/92).

La tradizionale attività solidale svolta dall’AITF provinciale di Caserta, evidentemente, - grazie anche alla accresciuta visibilità ottenuta nella gestione delle prenotazioni dell’esame di elastometria epatica mediante apparecchio Fibroscan che, come è noto, viene praticato presso il SATTE (Servizio Assistenza Trapiantati Trapiantandi Epatici) presso la locale A.O. Sant’Anna e San Sebastiano - ha valicato abbondantemente i confini della regione, dal momento che variegate sono le realtà territoriali da cui provengono tali richieste.

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Tutto questo, ovviamente, se da un lato ci riempie di orgoglio, perché andare incontro alle esigenze degli ammalati costituisce l’anima della nostra missione, dall’altro, ci  pone di fronte a questa nuova emergenza  che, inevitabilmente, ci induce a ricercare il sistema migliore per poterla fronteggiare.

Dopo una prima valutazione della vicenda,riferisce il Dott. Franco Martino, presidente del Sodalizio,” è stato incaricato il nostro ufficio legale  affinché si offra la migliore assistenza possibile a queste “sfortunate” persone. Poi, di concerto con quest’ultimo, ci si è subito attivati ed è stato preso contatto con il  responsabile del Coordinamento Generale di Medicina Legale dell’ASL di Caserta, Dott. Eduardo Giordano, il quale, evidenziando una squisita quanto apprezzabile sensibilità – che non sempre si riscontra nella nostra realtà territoriale -  si è subito reso disponibile a venire incontro alle esigenze prospettategli. Egli, infatti, in maniera pratica e concreta, ha incaricato  il  suo funzionario addetto  all’accoglimento di tali pratiche, tale Dott.ssa Di Guida, di organizzare un appuntamento con l’Avvocato dell’AITF, affinché si possa procedere sinergicamente ad una corretta e spedita valutazione delle pratiche sotto l’aspetto medico/legale dei soggetti interessati prima della dovuta trasmissione al competente Ministero . (Incontro, peraltro, già avvenuto e rivelatosi molto costruttivo).

Va anche detto che la speditezza con cui si riuscirà ad agire è di vitale importanza in questo particolare momento in cui, a seguito di numerose pressioni operate dalle associazioni

degli epatopatici, è stato dato il via, da parte del MEF, all’erogazione di ulteriori 100 milioni di Euro per i risarcimenti dei danni provocati da emotrasfusione infetta.

L’aspetto che più mi preme sottolineare in questa vicenda, continua Martino, è il dover constatare, ancora una volta, quanto di buono si può fare a favore della collettività quando si incontrano le persone giuste e quando, per l’appunto, c’è dialogo e sintonia d’intenti fra i soggetti del volontariato e i rappresentanti delle istituzioni. Questo, probabilmente, dovrebbe far meglio riflettere coloro che hanno responsabilità di comando nella nostra sanità!

Ufficio stampa e comunicazione AITF

Caserta lì, 09.11.2015